Si è tenuto mercoledì, 19.ott.2011 nella capitale romena, presso la sede del Parlamento, il convegno “100 anni di emigrazione italiana in Romania: dalle arti e dai mestieri alla moderna imprenditorialità”, organizzato dall’ambasciata italiana a Bucarest e dall’Inas Cisl e presieduto dal presidente del patronato, Antonino Sorgi.
“Un’iniziativa – ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl – che ampia la nostra presenza a livello internazionale grazie all’attività gratuita di questa nostra struttura e, al tempo stesso, favorisce l’affermazione dei diritti connessi alla giustizia sociale”.
Un impegno che, per l’Inas, si concretizza nello sviluppo dei propri servizi di tutela per italiani e romeni, e che mira a “contribuire – attraverso la formula del partenariato tra pubblico e privato – ad integrare una rete di assistenza per tutti i cittadini”, come ha spiegato Cesare Insinsola, coordinatore del patronato in Romania.
Sia il direttore delle Relazioni Internazionale del Ministero del Lavoro romeno (ANOFM) , Petru Blanariu, che il Direttore Generale del Ministero del Lavoro italiano, Natale Forlani, hanno confermato la possibilità di una collaborazione con l’Inas per un progetto di assistenza ai lavoratori coinvolti nella “migrazione di ritorno”, mentre Benedetto Adragna, questore del Senato e membro dell’XI Commissione Lavoro Previdenza sociale, sosterrà il definitivo riconoscimento di tale istituto presso le sedi istituzionali romene.
Nel quadro di integrazione sussidiaria delle attività di assistenza e tutela ai cittadini proposto dall’Inas, molto rilevante è anche l’associazionismo, come ha ricordato il deputato al Parlamento rumeno in rappresentanza della minoranza italiana e presidente dell’associazione Ro.as. it. (Associazione Italiani della Romania) Mircea Grosaru.
I 20.000 cittadini italiani presenti in Romania, ed i romeni in Italia, che sono il 12% del totale degli immigrati, come ha spiegato Gustavo De Santis, segretario generale della federazione Giulio Pastore, rappresentano “un legame tra i due Paesi che deve essere salvaguardato, a maggior ragione in questo periodo di crisi”, secondo l’ambasciatore d’Italia in Romania, Mario Cospito.